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A spasso per il centro storico di Noci

Una miriade di costruzioni in muratura bianco calce con i tipici tetti a “pignon”, cioè a punta, di pietra calcarea è ciò che si vede non appena si accede al paese vecchio. Uno spettacolo dai toni candidi che subito trasmette tutto il calore che Noci sa dare.

Oltre ai comignoli in pietra, scale, panche e loggette abbelliscono il centro cittadino, ma quel che contraddistingue più di ogni cosa la città sono le cosiddette “gnostre”. Il termine deriva dal latino claustrum, letteralmente “chiostro”, in riferimento ai piccoli slarghi chiusi su tre lati con il quarto che si affaccia sulla strada principale. Tali strade in passato vennero chiuse per far posto alla costruzione di nuove abitazioni, in seguito all’incremento demografico registrato nel XVIII secolo, per dar vita all’elemento più caratteristico di Noci. Esistono circa venti gnostre nel borgo antico, ognuna con il suo toponimo, il quale ricorda qualcuno che vi abitava o un’antica denominazione della via.

Esse sono intese come delle piccole corti comuni, un luogo pubblico dove si svolgono le attività principali della vita cittadina. Addobbate spesso da edicole votive, dedicate in particolare al patrono San Rocco, fanno da contraltare alle residenze signorili con i loro magnifici portali d’accesso sormontati dallo stemma di famiglia.

Il vero e proprio centro della vita cittadina è la grande piazza da cui prendono avvio le principali processioni che scandiscono il calendario liturgico.

Emblema della città, inoltre, è la svettante Torre civica, detta anche dell’orologio. Alta 30 metri, essa venne costruita su progetto dell’architetto Orazio Lerario. Per la sua realizzazione, purtroppo gli amministratori cittadini andarono incontro a svariate difficoltà tecniche e organizzative. Infatti, nel 1825 vi fu uno spiacevole blocco dei lavori, dovuti alle lamentele del proprietario della casa adiacente alla torre. Fu soltanto nel 1827 che, finalmente, l’orologio iniziò a funzionare senza alcun problema.

Non mancarono, però, successivi imprevisti: nel 1900 un forte temporale causò la caduta delle colonne della cupola. Tuttavia, oggi la Torre dell’orologio è stata rimessa in sesto ed è ancora perfettamente funzionante, nella speranza che non torni a ripetersi una storia fatta di notevoli vicissitudini e imprevisti.

Essa è situata di fronte alla Chiesa Matrice della Natività di cui non potete perdervi alcun particolare.