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Due luoghi simbolo della cultura di Putignano

Putignano non è soltanto Carnevale, ma anche musei e cultura.

Cospicuo è il materiale ospitato nella Biblioteca comunale “Filippo De Miccolis Angelini”, che si trova nella vecchia sede del Convento delle Carmelitane, conosciuto anche come Convento Grande. Il repertorio librario ammonta a circa sessantamila volumi, tra i quali spiccano: il manoscritto originale sulle origini di Putignano, il manoscritto sulla Storia della città di Putignano di Giovanni Casulli e, infine, i Pregiudizi Popolari Putignanesi di Antonio Karusio.

Vasto anche il materiale dedicato alla letteratura per bambini e ragazzi. La biblioteca dispone di una sala dedicata a studio e ricerche e di una sala lettura. Inoltre, vi si trova custodito l’Archivio Storico del Comune di Putignano.

Ma la vera punta di diamante della storia putignanese è il Museo Civico “Guglielmo Romanazzi Carducci di Santo Mauro”. Il Palazzo, nel Medioevo, ospitò il Balì, feudatario della città per poi passare nel 1806 al Demanio che lo mise in vendita.

Nel XIX secolo lo acquistò la famiglia Romanazzi Carducci e, in particolare, l’edificio è legato alla figura del marchese Guglielmo, divenuto successivamente Principe attraverso il matrimonio con la Principessa Giulia Saluzzo di Corigliano. Prima di morire, Guglielmo, ultimo erede maschio della famiglia, donò l’intero costrutto affinché venisse trasformato in un museo.

Gli ambienti del piano rialzato sono dedicati alla presenza dell’ordine dei Cavalieri di Malta, al profilo del Principe e della famiglia Romanazzi Carducci, a Putignano e al suo territorio. Il primo piano, un tempo abitato dal Principe e dalla sua famiglia, costituisce il vero e proprio museo. Dispersi, purtroppo, al momento della confisca dei beni ecclesiastici tutti gli arredi dell’antica sede del Balì. Buona parte del patrimonio artistico è di provenienza napoletana, affluito in seguito ai diversi matrimoni. Nelle sale di rappresentanza, si trovano gli arredi composti da pregiati cassettoni, armadi, tavoli, specchiere, lampadari, divani, poltrone, dipinti, argenterie, porcellane, fotografie, libri, suppellettili e oggetti di uso personale di proprietà del Principe e della consorte. Gli oggetti più prestigiosi, acquisiti probabilmente tramite il matrimonio con la Principessa di Saluzzo di Corigliano, sono i dipinti costituiti da capolavori di varia provenienza e databili tra il XVI e Il XX secolo, riconducibili a varie scuole pittoriche. Si segnala anche una ricca collezione di arti minori, realizzata dalle più importanti maestranze italiane e francesi fra Ottocento e Novecento, tra le quali spiccano gli orologi da tavolo.

Al piano terra, invece, il Palazzo custodisce il Museo del Carnevale e della Cartapesta. Uno spazio permanente dedicato alla conoscenza degli aspetti storico-antropologici del Carnevale di Putignano e alla promozione dell’arte della cartapesta.