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Archeolido: dalla storia sommersa, alla rinascita

La spiaggia sostenibile e biodiversa, tra mare cristallino e l’antica necropoli di Egnazia. Ecco cosa ammirerebbe l’Orazio del nuovo millennio.

Se il poeta latino del “carpe diem”, Orazio, potesse ripercorrere oggi, il suo viaggio con sosta nell’antica città di Gnathia (Egnazia), probabilmente troverebbe nell’ArcheoLido un gradevole angolo di ristoro e di piacere. Certamente riconoscerebbe questi luoghi, quasi intatti come li aveva ammirati oltre duemila anni fa, grazie anche agli scavi archeologici cominciati nel 1912.

In più, oggi avrebbe la possibilità di immergersi nelle acque cristalline della nuova spiaggia; per lui sarebbe come viaggiare tra le stratificazioni del tempo passato, prima e dopo la sua stessa vita. Magari un po’ compiaciuto potrebbe ammirare le sue stesse grandi opere da un tablet, steso su una delle comode sdraio del lido, un po’ diverse dal triclinio impegnativo degli antichi romani. Con grande stupore, e piacevolmente avvolto dai sensi, dagli odori dei cibi freschi e del mare, scoprirebbe che, dai banchi delle scuole, tra una versione di latino e l’immagine di un monumento a lui dedicato, i suoi pensieri oggi rimbalzano sui siti web e sono tradotti in quasi tutte le lingue del mondo.

E poi, epicureo qual è stato, il poeta nato a Venosa nel 65 Avanti Cristo aveva una concezione del piacere molto particolare, piuttosto delicato. Quinto Orazio Flacco avrebbe “colto l’attimo” di piacere anche qui, nell’ArcheoLido di Egnathia, tra storia e natura, tra l’insenatura bagnata dal mare e delimitata dal maestoso muraglione, e l’acropoli di Egnathia, del XV secolo a.C..

Una spiaggia sostenibile, tra piacere moderno e antichi reperti.

L’ArcheoLido di Egnazia è un unicum al mondo. Una spiaggia moderna e attrezzata, accessibile ai diversamente abili, che abbraccia tutta questa storia secolare e guarda a un futuro sostenibile dal punto di vista ambientale e paesaggistico.

In questa striscia di sabbia dorata, l’incanto dell’antico spettacolo archeologico abbraccia la voglia di trastullarsi tra le onde del mare, in una vacanza all’insegna della tranquillità, del divertimento e del benessere.

In quest’area è possibile praticare snorkeling e immersioni per ammirare sul fondale sabbioso i reperti sommersi di quello che un tempo era l’antico porto di Egnazia.

ArcheoLido è il frutto di un progetto visionario, nato dalla passione per la propria terra, la propria storia e il rispetto dell’ambiente come valori primari di ogni azione. L’idea affonda le radici nel 2001, quando la società Penna Grande, proprietaria del terreno, decide di realizzare un progetto di recupero e valorizzazione di questa terra ridosso del mare nei pressi del sito archeologico di Egnazia. Qui accade qualcosa di diverso, proprio mentre la vicina Fasano finalmente si prende cura per guarire dal contrabbando, immaginando per la prima volta un modo legale e pulito di fare economia. Accade mentre in altre località balneari vicine si consumano le ultime speculazioni dei predatori edilizi.

Dal degrado alla rinascita.

L’idea progettuale prevede subito il recupero di piccoli trulli esistenti e la bonifica di un’area che all’epoca era trascurata e degradata, per farne una zona attrezzata destinata alla balneazione, rispettosa dell’ambiente e confortevole per chi ama davvero il piacere del buon cibo, della storia e della natura.

Prima di convertirsi in spiaggia dal morbido tappeto dorato di sabbia finissima, era un angolo tutto ancora da scoprire. Ieri era un posto dimenticato da tutti. Oggi, con l’ArcheoLido, qui è possibile sdraiarsi al sole, coccolandosi tra specialità gastronomiche locali con prodotti rigorosamente a chilometro zero, a pochi passi dal Museo e dall’antica acropoli Egnazia.

I lavori per la realizzazione del progetto cominciano nel 2007. La rinascita inizia da quel momento, anche per merito della lungimiranza del sovrintendente archeologico della Puglia, dott. Giuseppe Andreassi, a cui oggi è intitolato il Museo di Egnazia.

Adreassi ha creduto nell’idea della società Penna Grande. Aveva capito che, in un momento storico in cui, ad ogni livello istituzionale, vi era cronica esiguità di fondi stanziati verso il recupero ambientale e la valorizzazione dei luoghi di storia e di cultura, sarebbe stato indispensabile cogliere l’opportunità di utilizzare in modo controllato fondi privati per il perseguimento di obiettivi di interesse pubblico.

È così che interessi pubblici e interessi privati si sono ritrovati dando vita a un piccolo miracolo dell’imprenditoria sana locale. Si dava vita a una spiaggia che, diversamente, sarebbe rimasta in balìa di parcheggiatori abusivi, oggetto di una fruizione balneare sregolata e, addirittura, rifugio di malintenzionati che trovavano di notte, in quei luoghi, ricovero per le loro malsane e illecite attività.

Il progetto ArcheoLido si è tradotto in un modo nuovo di tutela dell’area archeologica che oggi in quegli spazi è protetta e custodita in modo costante.

ArcheOrto, Hotel degli Insetti e tanto altro.

ArcheoLido è tutto questo e molti altri dettagli ancora. Solo per citarne alcuni, ha progettato:

  • La realizzazione e pubblicazione di un libro esplicativo sulla terra di Egnazia: “Egnazia e il suo mare”;
  • La realizzazione di una serie di cartelli esplicativi in Italiano e Inglese contenenti immagini e notizie storiche della città di Egnazia installati all’interno della struttura balneare;
  • Realizzazione di un’azione costante di protezione dell’ambiente attraverso un’attenta e quotidiana raccolta differenziata dei rifiuti;
  • Realizzazione di un piccolo orto (“ArcheOrto”), una idea spirata a un progetto proposto dal Parco delle Dune Costiere intitolato “Adotta un contadino”;
  • Installazione di un “Hotel degli insetti”, una stazione di ricovero insetti, che testimonia la salubrità dell’aria dovuta al mancato uso di insetticidi. In tale ambiente le coccinelle (i predatori) danno la caccia a cocciniglie ed afidi (le prede) che sono le creature più dannose per i nostri giardini. Inoltre la presenza degli impollinatori (api, bombi, etc.) permette di avere fiori ed una vegetazione rigogliosa;
  • Installazione di una BAT-BOX, una piccola cassetta in legno che serve da ricovero e comodo nido per i pipistrelli, la cui presenza è particolarmente importante nei nostri luoghi ed è indicatore di un ambiente sano (i pipistrelli si nutrono principalmente di zanzare).

ArcheoLido vince l’Oscar dell’Ecoturismo.

Nel 2015, l’ArcheoLido entra nella C.E.T.S. (Carta Europea Turismo Sostenibile). La spiaggia, presente all’interno del Parco delle Dune Costiere, ha ricevuto questo riconoscimento come prima stazione balneare in Italia.

Nel 2016, il Parco Dune Costiere ha ricevuto l’Oscar Ecoturismo conferito da Legambiente, come migliore esperienza collettiva. Una certificazione ottenuta grazie all’impegno di tutti gli operatori turistici e agricoli coinvolti nel Parco Dune Costiere, i quali hanno scelto di fare impresa attraverso l’agricoltura biologica, l’ospitalità sostenibile, i servizi di fruizione Parco a basso impatto ambientale, l’integrazione tra beni ambientali e culturali.

Sull’ArcheoLido sventola la Bandiera Blu.

Dal porto sommerso ai ricordi che riaffiorano.

La storia è incredibilmente cangiante e sorprendente. Si è passati dal 65 a.C., quando Egnazia ebbe grande importanza nel mondo antico per la sua posizione geografica. Quando, grazie alla presenza del porto e della Via Traiana, essa fu attivo centro di traffici e commerci. Al porto sommerso e ai traffici illeciti portati avanti fino a poco più di venti anni fa. Da quei traffici poco puliti, siamo giunti a oggi, a un capitolo di storia tutto ancora da scrivere. E aveva proprio ragione lo scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafón: “Il mare ha questa capacità; restituisce tutto dopo un po’ di tempo, specialmente i ricordi”.